Affrontare una bocciatura

"Come ci dobbiamo comportare se nostro figlio viene bocciato?", si chiedono molti genitori a pochi giorni dagli scrutini. "Punirlo o mostrarci comprensivi? E quali parole scegliere?". . 

Da fare: Per alcuni ragazzi la bocciatura, anche se prevista, può essere uno choc. Per prima cosa chiedete quindi a vostro figlio cosa prova: fallimento, delusione, tristezza... 

Cercate di ascoltare senza giudicare. Poi, aiutatelo a capire cosa è andato storto. Chiedetegli, per esempio, se la scuola che ha scelto di frequentare era come se l'immaginava e se soddisfa ancora le sue aspirazioni. In caso contrario, potete valutare la possibilità di scegliere un nuovo percorso di studi. Informatevi anche sui rapporti con compagni e insegnanti. Spesso infatti gli studenti che hanno uno scarso rendimento scolastico sono poco stimolati dall'ambiente in cui si trovano a studiare. Da evitare: Per un ragazzo la bocciatura è già una punizione. Significa che dovrà rifare l'anno, cambiare sezione, insegnanti e restare un passo indietro rispetto ai suoi coetanei. 

Non esagerate quindi con rimproveri e punizioni, che sono efficaci solo quando servono a dimostrare al proprio figlio che non può ottenere tutto ciò che vuole se non si impegna a sufficienza. Per farlo riflettere sulle proprie responsabilità meglio metterlo alla prova proponendogli, per esempio, di fare un lavoro estivo. Un consiglio per l'anno successivo: per aiutare vostro figlio a migliorare il proprio rendimento non dovete mettervi a studiare con lui o controllare quotidianamente se svolge tutti i compiti. Ma, continuare ad alimentare la fiducia reciproca attraverso il dialogo e il confronto.

 
 

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