La stana origine dell'epifania

 È cristiana la festa religiosa dell’Epifania? A questa domanda in un articolo di Margherita Hack,risponse affermando: “La storia delle feste natalizie, cioè i dodici giorni da Natale all’Epifania, è una storia piena di significati e di compromessi culturali e anche di politica religiosa e non religiosa. Basti ricordare che i babilonesi, al principio del loro anno nuovo, per 10 o 12 giorni celebravano la vittoria di Marduk, dio del cielo, contro Tiamat, dea delle tenebre, e la nascita del cosmo dal caos iniziale. In questo periodo si leggeva ai festanti l’‘Enuma Elish’, il poema sacro della creazione.

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“Come il nostro natale sostituì, verso la metà del IV secolo d.C., la festa del 25 dicembre, che celebrava col solstizio d’inverno il ‘sole invitto’, anche l’Epifania ha origini pagane e perfino eretiche. Infatti, sappiamo che a introdurre la festa furono gli gnostici cristiani: una setta che credeva che gli uomini si salvassero non in virtù della fede, ma per una conoscenza segreta trasmessa dai maestri. Si diffuse in Egitto, e alla fine del secondo secolo, essi scelsero il 6 gennaio per ricordare quando, durante il battesimo, Gesù si manifestò come figlio di Dio. Però è anche la stessa data in cui gli antichi egiziani celebravano il solstizio d’inverno e il gonfiarsi del Nilo.

“Nient’altro si conosce della festa dell’Epifania fino al IV secolo, allorché venne adottata dalla Chiesa orientale, e divenne seconda in importanza soltanto alla Pasqua.

“Fu nella seconda metà del IV secolo che le due chiese d’Oriente e d’Occidente si misero d’accordo, adottando entrambe le festività e stabilendo una celebrazione di 12 giorni. Così l’Epifania diventò, con il Natale e la Pasqua, una delle principali e antiche feste della cristianità. Ma mentre la chiesa occidentale commemora con l’Epifania la visita dei magi, quella di rito orientale commemora soprattutto il battesimo di Gesù”.( Il Giorno del 6 gennaio 1978),


 

“Molti indizi fanno pensare che la scelta del 6 gennaio, come la festa romana della nascita di Gesù il 25 dicembre, sia stata influenzata da una ricorrenza pagana”, proseguiva il comunicato stampa. “In Alessandria, infatti, i pagani nella notte tra il 5 e il 6 gennaio celebravano il giorno natalizio del dio Eone (dio del tempo e dell’eternità). . . . Pare che la Chiesa abbia voluto cristianizzare questa festività”. — Ibid., p. 3.

 

New York Times del 24 dicembre 1991 conteneva un articolo sulle origini delle usanze natalizie, compresa quella di scambiarsi doni. L’autore, Simon Schama, docente di storia presso la Harvard University, scriveva:  “A Roma la Chiesa primitiva dovette lottare in particolare contro altre due grandi feste pagane, i Saturnali, che cominciavano il 17 dicembre e duravano una settimana, e le Calende, che festeggiavano l’Anno Nuovo. La prima festa era un periodo di anarchia autorizzata, spesso presieduto da un signore della baldoria: non Babbo Natale bensì il grasso Saturno in persona, l’orgiasta del mangiare, del bere e di altre sfrenatezze. Era però durante le Calende, al volgere dell’anno, che avveniva lo scambio rituale di doni, spesso legati ai ramoscelli verdi che decoravano le case durante le feste.

  “Come si può ben immaginare, la chiesa primitiva era molto contraria a tutta questa baldoria indecente. I suoi padri, in particolare San Giovanni Crisostomo con le sue dure critiche, esortavano a non fare compromessi con le cose abominevoli dei pagani. . . . Non essendoci accordo unanime sull’esatta data di nascita di Gesù . . . , dovette sembrare vantaggioso farle prendere il posto dei Saturnali . . . Così la rinascita del sole diventò la nascita del Figlio di Dio . . .

  “Allo stesso modo, le Calende furono sostituite dalla Festa dell’Epifania, e i doni e gingilli che i romani pagani si scambiavano diventarono l’omaggio tributato dai tre re al nuovo Re del Mondo. Verso la metà del IV secolo gli elementi fondamentali delle solennità natalizie erano fissati in maniera permanente”.

 

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Gli uomini saggi, o Magi, guidati da una stella?Tantissimi bambini hanno anche imparato i nomi di questi tre re: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. Ma questa credenza popolare trova riscontro nella Bibbia? No, in effetti contiene molte inesattezze.
Primo, chi erano quegli uomini? Nell’originale greco, la Bibbia non li chiama né re né uomini sapienti. Erano magi, o astrologi. Evidentemente si trattava di praticanti dell’arte pagana della divinazione basata sulle stelle. La Bibbia non rivela né come si chiamassero né quanti fossero.
Secondo, quando arrivarono quegli uomini? Non quando Gesù era appena nato e si trovava in una mangiatoia. Come lo sappiamo? L’evangelista Matteo dice: “Entrati nella casa videro il fanciullino con sua madre Maria”. (Matteo 2:11) Come avrete notato, Gesù non era più un neonato, bensì un “fanciullino”. E Giuseppe e Maria non trascorrevano più le notti in una stalla; ormai vivevano in una casa.Per quanto riguarda l'età di Gesù 'a quel tempo, ricorda che, in base a ciò Erode aveva imparato dagli astrologi, decretò che tutti i ragazzi del distretto di Betlemme due anni di età e sotto dovevano essere distrutti -.  Matt. 2:1, 11, 16  .

Quei Magi erano in realtà astrologi da Oriente. ( Matt 02:01, 2. , NW, NE) Anche se l'astrologia è popolare tra molte persone di oggi, la pratica è fortemente disapprovata nella Bibbia.Dio avrebbe portato alle persone neonato Gesù le cui pratiche Egli ha condannato?

Matteo 2:1-16 indica che la stella ha portato gli astrologi primo a Re Erode e poi a Gesù e che Erode poi cercato di avere Gesù ucciso. Non viene fatta menzione che chiunque altro che gli astrologi ha visto la "stella". Dopo la loro partenza, l'angelo di Dio (Geova) avvertì Giuseppe di fuggire in Egitto per tutelare il bambino. Era che "stella" un segno di Dio o era da qualcuno che stava cercando di avere il Figlio di Dio per ucciderlo?

 

 

 
 

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